Nasce in Illinois il primo robot
raccogli-plastica comandato direttamente dagli utenti online

Ogni giorno milioni di rifiuti di plastica invadono spiagge e corsi d’acqua. Il fiume che attraversa Chicago è diventato negli ultimi anni sempre più sporco per colpa di inquinamento e rifiuti; l’associazione ambientalista americana Urban Rivers ha perciò, nel 2007, lanciato un progetto per tenerlo pulito, coprendo gli argini con un giardino galleggiante. L’idea ha funzionato per qualche tempo, ma dopo pochi mesi le aree verdi erano colme di rifiuti trasportati dalla corrente. Gli innovatori di Urban Rivers hanno allora pensato di sviluppare Trashbot, un robot galleggiante in grado di raccogliere i rifiuti con una rete e portarli in luoghi designati, dove poi vengono raccolti e differenziati.

Rimaneva il problema di trovare un pilota per farlo muovere e, dato che si può comandare solo a distanza, si è pensato di coinvolgere gli utenti di Internet. Con un design aggiornato e un potente trasmettitore Wi-Fi, i progettisti hanno trasformato un lavoro di pulizia in un’esperienza divertente e interattiva.

È stata lanciata una campagna su Kickstarter che è stata poi interamente finanziata dagli utenti online. Il piano era quello di permettere a chiunque di controllare il robot dal proprio browser web in qualsiasi parte del mondo: chi vuole quindi può guidare Trashbot, con alcune limitazioni per impedire alle persone di dirottarlo o portarlo in acque pericolose.

“La tecnologia adottata per costruire il nostro robot deriva da quella usata per costruire un drone economico – spiega Nick Wesley, uno dei cofondatori di Urban Rivers;– l’idea di renderlo un progetto aperto a tutti è per far sì che il fiume Chicago torni a splendere. Speriamo di espandere il numero di robot nel fiume Chicago e portare la tecnologia ad altri corsi d’acqua che necessitano di pulizia”.

Dato il successo del primo Trashbot, Urban Rivers sta già preparando un secondo robot da mettere in acqua.