Tik Tok, il social network in rapida diffusione tra i più giovani, è stato lanciato in Cina a fine 2016; permette di condividere brevi video dai 15 ai 60 secondi con musica, effetti sonori, filtri. Oggi sono mezzo miliardo gli utenti attivi in Cina, 65 milioni negli States e oltre due milioni approdano ogni mese in Europa (secondo i dati Digiday). Considerando la fascia di età media degli utenti, dai 15 ai 25 anni, entrare in Tik Tok permette alle imprese di avvicinarsi ai consumatori del futuro.

L’utilizzo da parte delle aziende è però ancora minimo, in particolare nell’area food. Le aziende leader di settore non lo usano, sebbene con alcuni prodotti si rivolgano proprio a quel target. Sono attive pagine di Mc Donald’s in Francia e Giappone, con contenuti limitati, Cocacola Japan e Coca Cola Channel (con soli 4000 follower e zero video). Il mondo del vino e dei superalcolici e della birra è quasi assente, benchè bastino 15 anni di età per registrarsi su Tik Tok.

Tra gli italiani, il pioniere è Chupa Chups Italia (marchio di Perfetti Van Melle), che ha sperimentato il social con la campagna #Chupalloween raggiungendo i 13k follower e 1,7 milioni di visualizzazioni sul primo dei 3 video condivisi. Si segnala anche Vigorsol, che, con il cantante Mahmood, ha saputo sfruttare la dinamica della challenge attraverso #BeFreshGetNoticed con 41,7k di visualizzazioni sull’unico video condiviso e un ritorno di oltre 31,6 milioni di utenti che hanno condiviso loro contributi per partecipare alla sfida.

Probabilmente, oltre all’audience ristretta, mancano ancora contenuti realmente adatti alla piattaforma.

Intanto, riporta il Wall Street Journal, TikTok guarda all’e-commerce: sta infatti sperimentando una nuova funzione dedicata allo shopping, con un primo passo verso la conversione dell’app cinese in un social commerce, sulla scia di Instagram.