L’Istat, nel suo ultimo aggiornamento dei dati relativi alla digitalizzazione delle aziende, basato sui dati del 2018, riporta che, tra le imprese italiane con più di 10 dipendenti, solo una su sette vende online, mentre la quota di fatturato che arriva dai canali di vendita non va oltre l’11,5%. Tra le poche realtà che vendono online, il 75,8% utilizza piattaforme proprietarie, in aumento rispetto al 74,1% dell’anno precedente, mentre il 60,7% lo fa affidandosi a negozi digitali terzi (in calo rispetto al 64,1% registrato nel 2017).

Il grafico mostra la percentuale di aziende, con almeno 10 dipendenti, che utilizzano canali di vendita online. La colonna azzurra mostra la percentuale di quelle che utilizzano piattaforme proprietarie, quella arancione la quota di chi si affida a terzi. Il totale può superare 100 perché la stessa azienda può utilizzare entrambe le soluzioni.

È dunque più alta la percentuale di chi vende online su piattaforme proprietarie. Si distingue il settore della metallurgia, dove il 99% delle imprese sceglie questo canale, contro un 2% che si affida a terzi; si contrappone il campo delle costruzioni, con l’85% delle aziende che si affida a piattaforme esterne, contro un 20% che le sviluppa direttamente.

Le piattaforme proprietarie generano inoltre la quota maggiore di fatturato, pari al 79,1% del totale.

La tabella mostra i risultati divisi per settore. L’impatto minore si ha nelle costruzioni, per le quali solo il 13,6% dei ricavi legati alle vendite online arriva da piattaforme proprietarie, che, invece, portano il 99,9% dei ricavi digitali delle imprese che si occupano di servizi postali.