Il nuovo report del Capgemini Research Institute, dal titolo “Smart Stores – Rebooting the retail store through in-store automation”, evidenzia come l’automazione avvicini ai negozi fisici i clienti che farebbero altrimenti affidamento sull’e-commerce. Il 46% dei clienti che hanno avuto un’esperienza positiva con l’automazione all’interno del punto vendita ha infatti dichiarato di essere disposto a effettuare presso negozi dotati di questo tipo di tecnologie acquisti che, solitamente, farebbe online. La percentuale sale al 55% per gli urban consumer, al 58% per i millennials e aumenta notevolmente per i clienti in India (79%) e in Cina (85%). Grazie ai miglioramenti apportati dall’automazione, i clienti effettuerebbero mediamente il 20-25% degli acquisti che abitualmente svolgono sulle piattaforme online presso punti vendita fisici.
In particolare:
- Il 59% dei consumatori che hanno già visitato un negozio dotato di sistemi di automazione preferisce fare acquisti presso un rivenditore di questo tipo rispetto a uno che ne è sprovvisto, percentuale che sale al 67% nei giovani d’età compresa tra i 22 e i 36 anni
- I retailer hanno riportato un aumento dell’11% nelle vendite nei negozi che presentano tecnologie per l’automazione rispetto a quelli che non ne hanno o che ne fanno uno scarso utilizzo.
- La maggior parte dei consumatori ritiene che l’automazione possa aiutare a risolvere i problemi che si incontrano all’interno del punto vendita, tra cui lunghe code alle casse (66%), difficoltà nel localizzare i prodotti (60%) e mancanza di disponibilità degli stessi (56%)
- Sia i rivenditori che i clienti riconoscono la necessità di unire automazione con sostenibilità:
Il 75% dei retailer intervistati ritengono che l’automazione possa aiutarli a offrire soluzioni più sostenibili e rispettose dell’ambiente, mentre i consumatori intervistati hanno dichiarato che preferirebbero fare acquisti presso retailer che utilizzano l’automazione per ridurre gli sprechi alimentari (69%) e i materiali di consumo come gli scontrini cartacei (63%), migliorare l’efficienza energetica (58%) e fornire informazioni sulla sostenibilità dei prodotti (52%).