In occasione del XXXVII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri di Venezia sono stati presentati i dati relati all’andamento del mercato del libro di varia in Italia nel 2019 elaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori in collaborazione con Nielsen.

Nell’anno appena concluso l’editoria italiana di varia (romanzi e saggi in formato cartaceo ed ebook) si rafforza: crescono fatturato (+4,9%) e, per la prima volta dal 2010, le copie vendute (+3,4%) nei canali trade, ovvero librerie, grande distribuzione organizzata e store online. Il settore torna così a un giro d’affari superiore a quello del 2011 (1,493 miliardi, ebook compresi, contro 1,432), ma soffre gli effetti della pirateria che sottrae 247 milioni di euro di vendite nelle librerie ogni anno.

Il mercato di varia dei soli libri fisici nei canali trade vale nel 2019 1,422 miliardi di euro, in crescita del +4,9% rispetto l’anno precedente. Nel 2011 il mercato valeva 1,432 miliardi. Le copie fisiche vendute nel 2019 sono state 90,1 milioni, in crescita del +3,4%. Erano 109 milioni nel 2011. Il mercato degli ebook vale 71 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto l’anno precedente.

Sono performance migliori di quelle degli altri Paesi: nel 2019 il mercato francese è cresciuto del 2% e quello tedesco dell’1,4%. Gli Usa invece arretrano dell’1,3% in termini di copie vendute.

Tra i canali di vendita gli store online coprono oggi più di un libro su quattro (il 26,7%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto l’anno precedente) mentre prosegue la perdita di quote di mercato da parte delle librerie: coprono nel 2019 il 66,2% delle vendite di varia (in calo di 2,8 punti percentuali). Stabile la grande distribuzione organizzata (dal 7% al 7,1%). In dieci anni gli store online sono passati dal 3,8% al 26,7% sottraendo spazi alla grande distribuzione (dal 18% al 7,1%) e alle librerie (dal 78,2% al 66,2%). I dati Istat, analoghi a quelli relativi ai maggiori paesi europei, Francia e Germania in testa, evidenziano il calo delle librerie: nel 2012 erano attive nel nostro Paese 3.544 librerie, diventate 3.299 nel 2017, con un saldo negativo di 245 (-6,9%).

Se guardiamo al genere dei libri venduti, spicca l’ottima performance della narrativa italiana, che cresce sia a valore (205,9 milioni di euro, +7,3%) che a numero di copie vendute (13,8 milioni, +6,2%) e della non fiction specialistica – manuali per i concorsi pubblici, psicologia, filosofia – (+9% a valore per 261,3 milioni di euro e +5,1% a copie vendute per 10,4 milioni). In calo la narrativa straniera sia a valore (251,4 milioni di euro, -1%) che a copie vendute (17,3 milioni, -2,8%). Il settore bambini e ragazzi totalizza vendite a valore di 246,7 milioni di euro (+3,4%) e 20,9 milioni di copie (+2,9%).