Nike non vuole speculare sulla morte di Kobe Bryant e lo ha reso evidente rimuovendo dal suo e-shop i prodotti legati al campione dei Los Angeles Lakers. Le ricerche di abbigliamento e accessori legati a Black Mamba (homepage del sito e pagine di atterraggio dei prodotti) indirizzano invece sulla pagina “In memory: Kobe Bryant”, contenente un affettuoso messaggio di cordoglio.

Kobe Bryant è deceduto il 26 gennaio scorso in seguito a un incidente in elicottero, in cui hanno perso la vita anche la figlia di tredici anni Gianna e altre sette persone. L’ex giocatore dell’Nba lascia dietro di sé un impero ben diversificato, fatto di collaborazioni con importanti player dello sport e investimenti in diversi settori. Oltre alla partnership con Nike, avviata nel 2003, per la quale Bryant ha firmato diversi modelli di scarpe e ha lanciato un campionato di basket giovanile insieme al Los Angeles Boys and Girls Club, si ricordano le passate collaborazioni con McDonald’s, Sprite, Nintendo e la Turkish Airlines. Dal 1996 al 2002, inoltre, Bryant è stato testimonial di Adidas.

Bryant aveva poi fondato nel 2013 la società di venture capital Bryant Stibel che, ad oggi, conta asset per oltre 2 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro), suddivisi tra tecnologia, media e data company. Tra le aziende in cui la società ha effettuato investimenti, si contano, per esempio, Alibaba e Klarna. Con il colsso guidato da Jack Ma, il giocatore aveva personalmente collaborato nel 2015 per realizzare il documentario ‘Kobe Bryant’s Muse’, diffuso sulla Tmall Magic Box TV in Cina.