La francese WorldLine ha annunciato l’acquisizione della rivale nazionale Ingenico per 7,8 miliardi di euro. L’accordo conferisce a Ingenico un valore azionario di 7,8 miliardi di euro. In Borsa a Parigi Ingenico vola a 9,03% a 114,8 euro, mentre Worldline cede il 6,8% a 59,7 euro. Nella stessa seduta, Nexi viene comprata a 12,9 euro. I cda hanno approvato l’operazione, si legge in una nota, con il pieno supporto di Six Group, Atos e Bplfrance.
Il presidente e ceo di Worldline Gilles Grapinet diventerà il ceo del nuovo gruppo, mentre il presidente di Ingenico Bernard Bourigeaud dovrebbe essere nominato presidente esecutivo. Il colosso che nascerà dalla fusione dei due gruppi, precisa una nota, ha un proforma di ricavi del 2019 di 5,3 miliardi. I due gruppi stimano sinergie per 250 milioni di euro al 2024.
L’acquisizione “accelererebbe la crescita di Worldline nei Merchant Services che rappresenterebbero il 49% dei ricavi combinati. Il 30% delle entrate verrebbe dall’online. Il profilo di crescita – evidenzia una nota – sarebbe ulteriormente rafforzato da 100 milioni di euro di entrate aggiuntive”. Worldline prevede che la fusione genererà un aumento di EPS (earning per share) a due cifre dal primo anno. Il bilancio resterebbe solido, con un rating confermato a BBB/Stabile e Worldline “trarrebbe beneficio da una rapida riduzione della leva finanziaria, pertanto la flessibilità strategica del gruppo sarebbe preservata”.
L’accordo arriva in un momento di massima pressione sui pagamenti digitali da parte dei nuovi rivali del settore fintech.
Il comparto dei pagamenti è in rapido consolidamento anche grazie alle previsioni di crescita delle transazioni: la digitalizzazione dei pagamenti sta accelerando la crescita dei volumi che potrebbero arrivare a 3mila miliardi di dollari l’anno entro tre anni.