Durante l’estate 2020 il potere di acquisto degli italiani si è spostato in maniera maggiore rispetto al passato dalle grandi città ai luoghi di turismo. Questo effetto è legato alla combinazione del fenomeno del “south working” e della scelta degli italiani di fare le proprie vacanze in Italia; lo rileva una ricerca di ShopFully, che indaga i trend di consumo e le abitudini di questa estate post lockdown.
Secondo la ricerca, se il minore flusso turistico dall’estero avrà un indubbio impatto su molti business, alcune zone italiane avranno la possibilità di compensare grazie ai consumi dovuti a una maggiore domanda interna, inizialmente spinta da smart working e didattica a distanza, seguiti dall’aumento del turismo in Italia: solo l’1.5% degli italiani dichiara di aver scelto l’estero come meta per le proprie vacanze, mentre il 63.5% ha scelto di trascorrere in località di vacanza italiane un tempo maggiore o uguale allo scorso anno. Analizzando i propri dati sul traffico delle persone verso i negozi, ShopFully conferma che le località che maggiormente traggono beneficio dal flusso di persone da altre regioni sono quelle marittime, specialmente nel Sud Italia: Campania, Puglia e Calabria; anche al centro e al nord non mancano poli di attrazione, come Abruzzo e Liguria.
Rispetto agli anni passati, risultano alcune tendenze nuove tra le ricerche dei prodotti in offerta. Una prima evidenza riguarda i prodotti per mantenere la produttività lavorativa inalterata, acquistando notebook, tablet e stampanti che crescono rispettivamente del +120%, +50%, +250%; emergono anche una maggiore attenzione alla mobilità, con ricerche su biciclette e monopattini elettrici, e all’innovazione della seconda casa, dove i prodotti più ricercati sono barbecue, lavastoviglie, tavoli, ventilatori e condizionatori. I prodotti legati al mondo del giardinaggio, infine, hanno avuto un aumento del 70%.
Maggiore è l’attenzione alle promozioni in corso. Inoltre, il 69% dei turisti e il 62% dei south worker afferma di non aver cambiato le proprie abitudini di spesa rispetto a quando è a casa, con l’81% dei primi e l’88% dei secondi che dichiara di informarsi online e andare prevalentemente a fare shopping nei negozi fisici.