Negli Usa sta accelerando la conversione di superfici retail, da store fisici a luoghi di smistamento e spedizione per l’e-commerce.

Per far fronte alla richiesta crescente di spesa online, anche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19, Amazon nei mesi scorsi aveva già trasformato temporaneamente alcune sedi di Whole Foods in negozi solo online. Ora, a Brooklyn, ha aperto negozio permanente che, dall’esterno, sembra il tipico store Whole Foods Market: in realtà, non è aperto al pubblico, ma esclusivamente dedicato all’e-commerce di generi alimentari. “La consegna di cibo è tuttora una delle attività in più rapida crescita di Amazon”, afferma il gruppo in una dichiarazione ufficiale, evidenziando che negli Stati Uniti sta assumendo per questo centinaia di nuovi dipendenti: “Siamo entusiasti di aumentare l’accesso al grocery online con questo genere di servizio”.

Forbes stima che quest’anno solo negli Stati Uniti chiuderanno più di 14mila negozi fisici dedicati all’alimentare. Nei primi sei mesi dell’anno, i consumatori americani hanno speso più di 347 miliardi di dollari per il grocery online. Un aumento del 30,1% rispetto ai 266 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2019 (fonte: Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti).

Per ora, comunque, la conversione “ad uso industriale” di spazi fisici dedicati al retail è ancora di una tendenza di nicchia negli Usa. Negli ultimi anni hanno infatti cambiato destinazione d’uso in questo senso 14 milioni di metri quadrati, una percentuale minima considerando che gli immobili ad uso industriale in tutti gli States occupano ad oggi 14,5 miliardi di metri quadrati.