Una ricerca pubblicata dal sito inglese Finbold (Finance in bold) rivela quali paesi in Europa violano maggiormente le linee guida GDPR, a distanza di più di due anni da quando il GDPR è stato implementato nell’UE e nell’area omogenea dello Spazio Economico Europeo.

La ricerca è stata effettuata reperendo i dati di multe e sanzioni che le autorità per la protezione dei dati nazionali hanno imposto nell’UE nel database delle multe del GDPR Enforcement Tracker e riportando le multe complessive del GDPR dei paesi dell’UE dall’inizio dell’anno fino a oggi. Si tratta di un database non completo, per ammissione degli stessi amministratori, ma che costituisce una buona base di partenza per osservare il fenomeno delle multe ai sensi del GDPR.

Le multe vengono date per vari motivi, riconducibili al mancato rispetto di alcuni articoli del GDPR:

  • base giuridica insufficiente per il trattamento dei dati;
  • insufficiente adempimento dei diritti degli interessati;
  • misure tecniche e organizzative insufficienti per garantire la sicurezza delle informazioni;
  • inosservanza dei principi generali del trattamento dei dati;
  • insufficiente adempimento degli obblighi di informazione;
  • insufficiente collaborazione con l’autorità di controllo;
  • mancata nomina del responsabile della protezione dei dati;
  • adempimento insufficiente degli obblighi di notifica della violazione dei dati.

60.181.250 euro è il totale delle multe per violazione delle norme GDPR richieste nei paesi dell’UE dall’inizio dell’anno al 17 agosto 2020. La violazione più comune del GDPR è quella riguardante la base giuridica insufficiente per l’elaborazione dei dati.

Il paese con il maggior numero di violazioni al GDPR è la Spagna, dove sono state assegnate 76 multe, ma l’Italia è il paese con il valore totale più alto, pari a 45,6 milioni di euro.

Le sanzioni più rilevanti in termini di valore finanziario emesse dal Garante italiano sono quelle riguardanti gli operatori di TLC (Tim, Wind tre e Iliad), ma sono coinvolte anche società per azioni, enti pubblici e partiti politici.