Il settore del gaming è stato colpito da 152 milioni di attacchi in 2 anni: questo il risultato, recentemente pubblicato in un report, di un’indagine condotta da Akamai in collaborazione con DreamHack.
Nella primavera del 2020, è stato inviato un sondaggio ai giocatori per raccogliere le loro opinioni sulla sicurezza relativamente alla propria experience di gioco. I risultati del sondaggio, associati ai dati raccolti dalla piattaforma Akamai, hanno dato vita a questo rapporto. Più dell’80% degli intervistati ha affermato di giocare una o più volte al giorno; il rapporto, pertanto, non si concentra soltanto sulle minacce che le società di gaming devono affrontare, ma anche sul modo con cui tali minacce influenzano i giocatori. Nel periodo compreso tra luglio 2018 e giugno 2020, Akamai ha osservato più di 10 miliardi di attacchi sferrati alle applicazioni web contro tutti i clienti, tra cui 152 milioni di attacchi mirati al settore del gaming.
Nel 2019, il settore del gaming si è rivelato un business da 159 miliardi di dollari e, secondo Newzoo, raggiungerà i 200 miliardi di dollari entro il 2023. La pandemia del COVID-19 e i successivi lockdown hanno migliorato l’engagement degli utenti e incrementato i ricavi nel settore del gaming. Ad aprile, Steam ha registrato un giorno da record, poco dopo aver stabilito un record precedente a marzo. Il 4 aprile 2020, si sono collegati 24 milioni di giocatori, di cui 8 milioni contemporaneamente.
Un quinto dei giocatori assidui intervistati nel sondaggio ha affermato di essere preoccupato o molto preoccupato di un’eventuale compromissione dei propri account di gaming, e il 55% di questi giocatori ha detto di aver già subito violazioni a danno di uno dei propri account in passato. Più della metà degli intervistati i cui account sono stati compromessi in passato afferma che la responsabilità relativa al problema della sicurezza è condivisa tra il giocatore e lo sviluppatore di giochi/società di videogame.