Kiabi crede alla moda circolare; ha creato due laboratori di personalizzazione per adattare e prolungare la vita dei capi presso gli store di Cormontreuil e Merignac, ha lanciato sei corner dell’usato in altrettanti negozi francesi, e infine ha annunciato il lancio di un sito online dove procedere in digitale alla compravendita di prodotti usati.

I clienti che acquistano capi di seconda mano nei negozi verranno gratificati con l’istituzione di una cassa, “Questo contatore si riempie man mano che vengono effettuati gli acquisti. Per ogni chilo di abbigliamento acquistato (equivalente a 5 capi), il cliente riceve un buono di 5 euro, in modo da premiarlo per il suo gesto eco-responsabile” informa il marchio.

Una ricompensa verrà data anche nella piattaforma web: alla persona che effettua un ordine su questo sito viene offerto il 20% dell’importo della transazione in buoni acquisto Kiabi, lo stesso sconto del venditore, che può ottenere un buono dopo aver effettuato una vendita. È anche possibile il versamento su un conto bancario e il costo dell’invio (gestito da Mondial Relay) è fissato a 3,20 euro a pacco.

Kiabi accetta capi di abbigliamento di tutte le marche, sia online sia nei corner, purché in buone condizioni. “Con il sito Seconde Main by Kiabi – ha commentato Estelle Urbain, responsabile ‘shopping into the future’ di Kiabi – stiamo ora rispondendo a una domanda crescente maturata presso i nostri clienti francesi che intendono dare una seconda vita ai loro vestiti preferiti e guadagnare potere d’acquisto”.