Tiffany & Co ha presentato i risultati preliminari di vendita della holiday season, il periodo che va dal 1° novembre al 31 dicembre 2020, evidenziando un fatturato netto in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019. “Nel mezzo di una pandemia – ha commentato Alessandro Bogliolo, CEO di Tiffany – i risultati per il periodo festivo, che seguono un forte terzo trimestre, riflettono il successo della convergenza delle nostre strategie di vendita pluriennale rispetto alla Cina continentale, più del 50% di aumento rispetto all’anno precedente, l’e-commerce, in aumento di oltre l’80% rispetto all’anno precedente, la crescita del prezzo medio unitario nel retail, e l’accelerazione dell’innovazione nel prodotto”. “Durante questo periodo – ha continuato Bogliolo – abbiamo visto il mercato cinese continuare a guidare la nostra crescita, mentre alcuni altri mercati dell’Asia hanno sostenuto il trend con un aumento di circa il 20% per la regione”.

Tiffany è appena entrato ufficialmente nell’orbita di Lvmh, in base all’intesa raggiunta il 29 ottobre scorso, che ha rivisto al ribasso il prezzo di acquisto dell’azienda Usa.

Negli scorsi giorni, inoltre, Tiffany ha annunciato la riedizione di una collana d’archivio di alta gioielleria del 1939. “Il gioiello originale con acquamarina – si legge nella nota – è stato modernizzato con un eccezionale diamante ovale da oltre 80 carati, il più grande diamante mai proposto da Tiffany, superato soltanto dal Tiffany Diamond che, come è noto, non è in vendita”. La collana di diamanti, il gioiello più costoso mai realizzato per Tiffany, sarà svelata nel 2022 per festeggiare la riapertura del flagship store Tiffany di Fifth Avenue dopo la ristrutturazione ed entrerà nella storia proprio come la collana originale quasi un secolo fa, quando fu presentata all’Esposizione Universale a Queens, New York.