Durante la presentazione della collezione autunno/inverno 2021-22 avvenuta nei giorni della Milano fashion week, Livio Libralesso, CEO di Geox, ha parlato in un’intervista a Panebianconews delle strategie del suo Gruppo, molto penalizzato dalle chiusure dei negozi dovute al lockdown. “Riteniamo che il biennio 2020-21 sia di transizione, il 2021 meglio del 2020. I segni saranno di crescita, ma non ai livelli del 2019 che potrebbero essere raggiunti nel 2022, anno in cui intraprenderemo un percorso di crescita e redditività”. Geox sta investendo molto nel progetto di digitalizzazione: “Il canale e-commerce ci sta dando soddisfazione con crescita del 40% nel 2020 e livelli ancora più accelerati nei primi mesi del nuovo anno. Anche se nel medio periodo l’e-commerce potrebbe arrivare a rappresentare il 30% del business, la restante parte si farà sempre nei negozi fisici, sia monobrand che multimarca, però gran parte dei percorsi d’acquisto nasceranno dal digital. Fondamentale investire sui nostri siti per portare non solo traffico nello store e-commerce, ma anche in quelli fisici”. Geox punta quindi a una formula omnichannel che sta già ultimando in Europa e Nord America completando la formazione del personale: “Gli store fisici sono ancora strategici per il posizionamento del brand e per fare business. È fondamentale la sinergia tra digitale e negozio fisico, che si tratti di monobrand, multimarca e outlet, a loro volta importanti per uno smaltimento dell’invenduto sotto controllo in modo redditizio” aggiunge Libralesso.

L’omnicanalità passerà anche per la chiusura di 110 negozi diretti nel periodo 2021-23. “A fine business plan 2021-2023 chiuderemo il 20% della rete. Si tratta di boutique a fine ciclo, non più strumentali al nuovo modello di business. Parallelamente però abbiamo aperto 2 store a Mosca, oltre al restyling dello store parigino in Rue de Rivoli, stiamo aprendo in Russia e Cina e faremo lo stesso anche in Italia e a Milano. Apriremo 20 store in 3 anni, negozi flagship con caratteristiche per essere profittevoli”. Attualmente il mercato interno rappresenta il 30% delle vendite di Geox, altri Paesi chiave sono Francia, Germania e Spagna.