Google, tramite il CEO Sundar Pichai, ha annunciato che investirà in Italia oltre 900 milioni di dollari in 5 anni per aprire le due Google Cloud Region annunciate in partnership con TIM e per avviare una nuova iniziativa dedicata alle piccole e medie imprese; l’obiettivo è accelerare la trasformazione digitale italiana.
Durante la pandemia, Google si è attivata per collaborare con i governi di tutto il mondo, compresa l’Italia, nell’affrontare la crisi. Grazie a una partnership con il Ministero della Salute, per esempio, è stato possibile fornire informazioni essenziali relative a COVID-19 sul motore di Ricerca, su Maps e su YouTube.
Con il Ministero dell’Istruzione è stato invece accelerato il processo che ha permesso a milioni di studenti italiani e insegnanti di continuare gli insegnamenti con strumenti di didattica a distanza, mentre le scuole erano chiuse. Inoltre, Google ha distribuito crediti pubblicitari alle piccole e medie imprese italiane, ad agenzie governative e ad associazioni no-profit.
Mentre alcune aree produttive sono riuscite a non fermarsi, grazie allo smart working e allo shopping online, molte piccole imprese hanno subito una grave crisi, in particolare nei settori del turismo, della vendita al dettaglio e della ristorazione. Secondo una ricerca di McKinsey, in Europa sono ora a rischio 60 milioni di posizioni lavorative.
Per dare supporto all’Italia, Google ha annunciato Italia in Digitale, un nuovo piano per accelerare la ripresa economica del Paese attraverso una serie di momenti di formazione, strumenti e partnership a supporto delle imprese e delle persone in cerca di opportunità lavorative, sulla scia del successo ottenuto con iniziative come Crescere in Digitale e Google Digital Training , che negli ultimi cinque anni hanno aiutato 500.000 persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un’attività o migliorare la propria carriera lavorativa. Con questo nuovo impegno, Google intende ora aiutare altre 700.000 persone e piccole e medie imprese in Italia a digitalizzarsi, con l’obiettivo di portare il numero complessivo a oltre 1 milione per la fine del 2021.