Nella recente settimana della moda milanese si sono alternate sfilate tradizionali e inediti contenuti video, talvolta con avatar al posto delle modelle.
Gcds, per esempio, ha scelto di non filmare modelle sulla passerella, preferendo realizzare una sfilata della collezione P/E 2021 completamente virtuale. Il brand si è rivolto ad Emblematic Group, media company specializzata in realtà virtuale; il video di 10 minuti ha già totalizzato 77mila visualizzazione su YouTube, oltre alle proposte del brand gli utenti possono anche divertirsi a riconoscere l’avatar delle star presenti in front row, tra cui Chiara Ferragni e Fedez. Perfino lo stilista Calza è apparso in formato digitale per il consueto saluto finale agli invitati.
Christian Louboutin durante la Parigi fashion week ha scelto a sua volta di essere ritratto come il personaggio di un videogame rivolgendosi a Zapeto, app specializzata in social gaming a cui ha affidato la digitalizzazione della sua collezione. Dal 2 ottobre gli addetti ai lavori possono esplorare il Loubi World, luogo in cui poter provare l’ultimo modello di sneakers ma anche ascoltare la performance della cantante King Princess.
La condivisione sui social network e le piattaforme digitali messe a punto dai vari enti del settore, dalla Camera Nazionale della Moda Italiana alla Fédération de la Haute Couture et de la Mode, ha certamente invogliato le maison a sperimentare maggiormente portando alla creazione di elaborati audiovisivi di generi diversi. Moschino ha scelto di allestire una sfilata particolare affidandosi a marionette-indossatrici, create da The Jim Henson Creature Shop; ad applaudirle, nomi noti del giornalismo di settore, tra cui Anna Wintour, in formato marionetta. Prada ha allestito un talk show tra Miuccia Prada e Raf Simons, che hanno dialogato subito dopo la sfilata digitale della prima collaborazione ideata insieme. Salvatore Ferragamo ha scelto la regia di Luca Guadagnino per il breve fashion film ispirato alle protagoniste dei film di Alfred Hitchcock. Il ‘Marnifesto’ di Marni ha assemblato un collage di filmati provenienti da diverse città del mondo immergendo la collezione in contesti urbani suggestivi.