Bruxelles vuole limitare lo strapotere delle piattaforme come Amazon, Booking e Tripadvisor.

Secondo l’ultimo studio del Nielsen Norman group, specializzato in ricerche sulla user experience, gli utenti spendono il 57% del tempo che dedicano a una pagina web nella parte superiore e il 74% ai primi due blocchi: quindi, inevitabilmente, vende meglio chi sta in cima alla lista. Prendiamo il caso di Amazon: il 42% degli utenti che cerca un prodotto non va oltre la prima pagina e il 26% degli oltre duemila statunitensi osservati nel 2019 da Feedvisor (società di soluzioni per l’e-commerce) ha comprato il primo della lista.

Le regole del ranking, però, non sono chiare a tutti; per questo la UE ha deciso di definire nuove norme per tutte le piattaforme digitali che fungono da intermediari per chi vende prodotti o servizi online. Da Google, Amazon, Alibaba, Ebay, Airbnb, Expedia, Booking, Tripadvisor, Deliveroo, Glovo in giù, gli oltre settemila marketplace censiti in Europa dal 12 luglio dovranno adeguarsi al regolamento 1150, varato nel giugno 2019

La Commissione vuole dunque promuovere “equità e trasparenza” per le imprese, specie le più piccole, che sfruttano i grandi markteplace digitali per raggiungere la clientela ma non ne conoscono gli ingranaggi: meccanismi di ranking, termini del servizio, procedure di chiusura di un profilo da luglio dovranno essere chiari e comprensibili, per eliminare le asimmetrie che danno ai market place un potere eccessivo sui venditori che li utilizzano per distribuire i loro prodotti.

“I consumatori non vedranno nulla”, anticipa Werner Stengg, a capo dell’unità e-commerce e piattaforme della direzione generale Connect della Commissione europea, la manovra riguarderà solo il rapporto tra le piattaforme e le aziende che le usano per vendere merce e servizi in rete.

“Non c’è prova che il regolamento sia abbastanza e non risolverà ogni problema – riconosce Stengg – ma per la prima volta si lavora sulla trasparenza”. La norma tocca in particolare l’aspetto del ranking. Le piattaforme dovranno elencare i criteri principali per migliorare il posizionamento nei risultati (dal tipo di offerta al Seo, una decina al massimo) e specificare se un contributo, come il pagamento di una commissione, consente di salire nelle visualizzazioni.