Due sono le ultime novità sull’e-commerce del vino. La prima riguarda Uber, che si è assicurata la proprietà di Drizly, il principale operatore nella fornitura di alcolici on-demand negli Stati Uniti, dove è considerata l’Amazon degli alcolici, pagandolo l’equivalente di 1,1 miliardi di dollari tra contanti e azioni. Drizly diventerà una consociata interamente controllata da Uber e sarà integrata nella app Uber Eats. Con quest’operazione, Uber si è assicurata l’accesso in 1.400 città presidiate da Drizly nella maggior parte degli stati Usa.
La seconda novità riguarda Vivino. La wine app con sede in California (ma fondata nel 2011 in Danimarca da Heini Zachariassen and Theis Søndergaard) ha chiuso il suo quarto round di finanziamento che le ha permesso di raccogliere ben 155 milioni di dollari. La raccolta è stata guidata dalla società svedese Kinnevik, con Sprints Capital come nuovo investitore. Hanno partecipato all’operazione anche GP BullHound e Creandum, quest’ultimo già presente nella fase iniziale. L’obiettivo è duplice: Vivino punta non solo all’ulteriore espansione, ma anche a sviluppare un sistema di intelligenza artificiale più avanzato e personalizzato. In totale, la raccolta di Vivino nei quattro round conclusi è stata pari a 221 milioni di dollari. Lo scorso anno, il giro d’affari sviluppato dalla app è raddoppiato, arrivando a quota 265 milioni di dollari.