Apple controlla circa metà del mercato USA degli smartphone e circa il 10% di quello mondiale; secondo un recente sondaggio in USA l’80% dei teens ha un iPhone, che viene consegnato con Apple Pay preinstallato. Le vendite di Iphone stanno rallentando, quindi Apple sta puntando al mercato dei pagamenti e ha inserito sugli smartphone la tecnologia NFC, usata nei pagamenti contactless. Però, mentre Google, che controlla gli OS Android, non ha messo restrizioni di accesso alla tecnologia NFC installata, Apple impedisce alle altre compagnie e sviluppatori di usare sui suoi Iphone le API per NFC. Di fatto, chi vuole usare l’iPhone per pagare, può avvalersi solo di Apple Pay o di un’app abilitata a leggere i QR codes. I QR codes sono il metodo principale adottato per i pagamenti digitali in Cina, dove dominano WeChat Pay e Alipay, e sono molto popolari nei paesi nordici europei.
Tim Derdenger, che insegna alla Carnegie Mellon University’s Tepper School of Business, ritiene che la decisione di Apple di limitare l’accesso a NFC sia strategica, per bloccare sia le start-up che giganti come Amazon Pay. “Non vogliono rivali – afferma Derdenger – se aprissero l’accesso indebolirebbero la loro posizione di mercato”. Inoltre, ci sono alcuni validi motivi, come la sicurezza, che suggeriscono ad Apple di limitare l’accesso a NFC su iPhone, per proteggere le informazioni dei clienti.
Non sono mancati i tentativi di opposizione.
I dirigenti della società di pagamento Quartz hanno contestato debolmente le limitazioni di Apple su NFC, ma nessuno ha davvero interesse a lottare contro una società così potente.
La società svizzera Twint, che ha un servizio per i pagamenti con QR code, si è lamentata del fatto che, ogni volta che l’iPhone veniva avvicinato a un terminale di pagamento, si attivasse automaticamente Apple Pay. Apple ha accettato soluzioni alternative per App con codice QR, ma non di aprire la tecnologia NFC ai concorrenti.
In Europa, Spotify, ha segnalato che Apple stava danneggiando i concorrenti per favorire la diffusione di Apple Music attraverso l’App Store. Una simile sfida era già stata affrontata in USA, dove la Corte Suprema ha permesso agli utenti di Iphone di procedere in una vertenza antitrust riguardante l’App Store.
La Commissione Europea ha iniziato a indagare sullo sviluppo delle soluzioni di mobile payment e su eventuali comportamenti scorretti e abusi da parte degli operatori, ma la strada è ancora lunga; Ashwin van Rooijen, Councel del Clifford Chance’s antitrust a Brussels, ha dichiarato che c’è ancora abbastanza spazio di competizione nel mercato dei pagamenti NFC, pur ammettendo che non è facile uscire dall’ecosistema Apple, una volta che si inizia ad usare un Iphone e le proprie foto, musica e carte di credito sono collegate ad esso.