“La salute e il benessere dei clienti, dei partner, dei dipendenti e dell’intera community di Google Cloud è la nostra massima priorità: a causa della crescente preoccupazione per il coronavirus (COVID-19) e in linea con le best practice stabilite da CDC (Center of Desease, Control and Prevention), Organizzazione mondiale della Sanità e altri enti, Google Cloud ha deciso di ripensare il modo in cui svolgere l’evento Google Cloud Next 20 di San Francisco“. Come riporta il sito di Google Cloud in un post, l’evento si trasforma in Google Cloud Next 20: Digital Connect, nelle date già previste, dal 6 all’8 aprile. “L’innovazione è nel DNA di Google – aggiunge il post – e stiamo sfruttando questa forza per offrire un evento coinvolgente e stimolante quest’anno senza il rischio di viaggiare”. I partecipanti accederanno ai contenuti di Next 20 attraverso sessioni in streaming, di apprendimento interattivo e digitale, sessioni “ask an expert” con i team di Google. Inoltre, l’evento diventa gratuito. Per coloro che si sono già registrati le quote di registrazione verranno rimborsate automaticamente e le registrazioni verranno trasferite all’evento digitale. Google Cloud non produrrà merchandising e documentazione dell’evento.

La scelta è diversa da quella fatta da Facebook, che nei giorni scorsi ha deciso di annullare F8, il proprio evento dedicato agli sviluppatori, rimandandolo all’anno prossimo, ma condivisa da IBM: Ibm Think 2020 non si terrà a San Francisco ma diventerà un evento digitale “on air”.

Ibm Think 2020 si terrà dal 5 al 7 maggio e sarà un evento globale e digital, una combinazione di contenuti in streaming dal vivo, sessioni interattive e eventi nell’evento, che metteranno in evidenza le tecnologie e l’esperienza di Ibm senza sottoporre tutti gli invitati a rischi.