Inditex, gigante spagnolo del fast fashion (Zara), nell’esercizio concluso il 31 gennaio 2021 ha visto l’e-commerce crescere del 77%: secondo l’analisi di Bloomberg, la rete ha generato “un terzo dei ricavi totali”. Il boom dell’online (la cui incidenza, nel 2019, era del 14%) ha accelerato molto rispetto alle stesse previsioni del gruppo: a giugno 2020 Inditex aveva infatti stimato che l’e-commerce sarebbe arrivato al 25% del fatturato nel 2022.

Quanto ai dati finanziari, nei 12 mesi penalizzati dalle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, le vendite del gruppo sono scese da 28,2 a 20,4 miliardi di euro, mentre i profitti sono crollati del 70% a 1,1 miliardi. “Inditex come società è più forte oggi di quanto fosse due anni fa, con un modello di business unico e una piattaforma di vendita globale, flessibile, integrata da un punto di vista digitale e sostenibile, che ci pone in una posizione eccellente per il futuro”, ha dichiarato il presidente esecutivo Pablo Isla.

Con l’espansione delle opzioni di vendita attraverso siti web e app, gli analisti hanno evidenziato il rischio che il player spagnolo “si esponga – spiega Bloomberg – a un segmento di mercato ancora più competitivo in termini di prezzo”. Secondo Isla, tuttavia, questo non sarà un problema. ”Con i negozi fisici chiusi siamo stati in grado di offrire ai clienti online tutto ciò che avrebbero trovato negli store. Cinque anni fa questo sarebbe stato impossibile”. Parallelamente alla crescita digitale, Inditex ha accantonato politiche di sconto eccessive.

“Inditex – conclude Bloomberg – ha raggiunto l’obiettivo di ottenere il 25% delle entrate dall’e-commerce due anni prima del previsto poiché la pandemia ha cambiato le abitudini di consumo. L’azienda investirà 1 miliardo di euro, tra il 2020 e il 2022, per rafforzare ulteriormente il proprio business digitale”.